La Camera di Commercio di Treviso e Belluno concede finanziamenti a fondo perduto per investimenti in beni strumentali materiali e software collegati alle tematiche di innovazione tecnologica Industria 4.0 e per consulenze relative alla transizione ecologica.
Beneficiari
Piccole imprese e le medie imprese iscritte alla Camera di Commercio di Treviso e Belluno e in regola con il DURC e con il pagamento del diritto annuale camerale.
SOLO per gli interventi di digitalizzazione 4.0 sono escluse le imprese che abbiano già ricevuto contributi nelle 2 precedenti edizioni del bando PID (2021 e 2022).
Costi ammissibili
Sono ammissibili le spese per:
- INVESTIMENTI CONNESSI ALL’INTRODUZIONE DI BENI RELATIVI AL PROGRAMMA IMPRESE 4.0 :
- acquisto di beni strumentali materiali
- Software collegati all’industria 4.0.I software sono ammessi solo se acquistati con licenza a tempo indeterminato o di durata superiore ai 3 anni. Esempi di software ammissibili: sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni per l’innovazione tecnologica.
- Consulenze: solo nel caso in cui siano direttamente imputabili all’acquisto dei beni di cui sopra.
- Perizia tecnica giurata che attesta la rispondenza ai requisiti 4.0 dei beni strumentali acquistati.
- Consulenza per la predisposizione del Piano di Innovazione digitale.
- INVESTIMENTI CONNESSI ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA:
- consulenze finalizzate alla razionalizzazione dell’uso dell’energia, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti.
- audit energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;
- analisi delle forniture di energia, attraverso l’analisi dei documenti contrattuali e contabili delle utenze, finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali alla luce delle caratteristiche produttive dell’impresa;
- progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;
- sviluppo di un piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa;
- implementazione di Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009;
studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica; - studi di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER);
realizzazione della documentazione tecnica (progetto, configurazione, ecc.) e giuridica (statuto, contratti, ecc.) necessaria alla costituzione/adesione di/ad una CER; - acquisizione temporanea del servizio esterno di Energy Manager a beneficio dell’impresa.
Al momento della presentazione della domanda l’intervento deve essere completamente realizzato. Non sono ammissibili interventi realizzati, anche solo in parte, antecedentemente al 01/01/23.
Misura dell'agevolazione
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese ammissibili. Il contributo massimo per le spese di consulenza digitale o transizione ecologica è di 4.000 € (con una spesa minima di 1.200 €). Il contributo massimo per acquisto di beni strumentali è di 20.000 € (con una spesa minima di 6.000 €). L’importo massimo del contributo erogabile è pari a 28.000 € per azienda.
Se l’azienda è in possesso del rating di legalità l’intensità dell’aiuto sarà pari al 60% della spesa ammissibile.
Presentazione della domanda
Le domande vengono presentate in modalità telematica dal 16/10/2023 fino a esaurimento fondi. Di fatto si tratterà di un click day è pertanto necessario contattarci il prima possibile.